Cibo di strada che passione!
Con il vino “giusto” in abbinamento, ancor di più!
Vi siete accorti che è tornato di moda? O forse meglio, la sua moda non è mai passata.
Parliamo del cibo di strada: trasformato, rivisitato, acculturato, raccontato, tramandato, appiattito, snobbato e poi ancora rivalutato.
Se andate a New York per esempio è d’obbligo fermarsi presso i venditori ambulanti di Hot Dog autentico street food americano, (assolutamente non potete tornare da un viaggio nella grande mela senza averne mangiati alcuni).
Questo è solo un esempio simbolico perchè ormai di cibo di strada di ogni angolo del mondo, se ne parla moltissimo.
Io faccio parte di quelle persone che da poco, si sono avvicinate al cibo di strada forse schizzinosamente, perchè non abituate a mangiare con le mani. Per fortuna sto recuperando velocemente, il tempo perduto.
E sono oramai pienamente consapevole del fatto che, servire il cibo di strada con coltello e forchetta, fa perdere il gusto del gesto carnale.
Mi è molto piaciuto il racconto di Antonio Tubelli, grandissimo procacciatore di cucina di strada, a Napoli, in questo video.
A proposito di Antonio Tubelli, che oggi ritrovate in trasferta, con il suo storico Timpani e Tempura, presso Eccellenze Campane (Napoli Via Brin), vorrei segnalarvi gli sfizi da non perdere, e che meritano sicuramente più di una visita.
Perchè si sa: “le cose buone creano dipendenza”.
Secondo voi quali sarebbero i vini migliori da abbinare al cibo di strada?
Io ho “fantasticato” un po’ sull’argomento e vi svelo subito il risultato
Crocchè di patate : Irpinia Aglianico Dop Zi’ Filicella Ciro Picariello.
Non mi dite che è scontato, ma io con le patate, che hanno quella tendenza dolce, e il grasso del salume, per di più il tutto fritto in cottura e “mescolato” con la dolcezza del fiordilatte, che ritorna, ci vuole il tannino.
Perchè?
Avete presente cosa succede in bocca quando inzuppate un biscotto al burro in una tazza di te’ verde, che è ricco di tannino, bollente?
In caso contrario vi consiglio di provare.
E’ incredibile come questi sapori si integrano.
Timballo di pasta allo scammaro: Fiano di Avellino DOCG Rocca del Principe (in particolare l’annata 2010).
Una ricetta tipica della cucina povera napoletana che oggi è un piacere gustare in compagnia.
Ma c’è stato un tempo in cui i monaci erano costretti al pranzo solitario.
Non la sconoscete?
Allora leggete qui la ricetta e la storia.
Mozzarella in carrozza: Asprinio d’Aversa dei Borboni Spumante Brut
Sì qui ci vogliono le bollicine, altrochè!
Inoltre abbiamo la fortuna di avere, vicino vicino, il produttore di questo vino che a detta di molti, è il suo abbinamento ideale.
Di questo spumante e dei suoi abbinamenti, ho già scritto in un altro articolo.
Gateau di patate O meglio Gattò di patate : Cirò DOC Rosso Classico ‘A Vita
Sempre secondo l’idea che i tannini stanno bene con le “dolcezze”.
Abbinamento cibo vino: certe volte è proprio difficile
In sintesi direi che, queste rimarranno solo fantasie, in quanto la vedo impresa ardua, presentarsi al venditore di cibo di strada preferito, armati di bicchiere giusto, vino giusto e servito alla temperatura giusta.
Insomma nel frattempo che si verifichino le condizioni richieste, tutte queste bontà, molto probabilmente, con un paio di bocconi, saranno già sparite.
🙂
Un commento su “Cibo di strada: a ciascuno il suo abbinamento”