Masqito Colli Cerentino

Masqito Colli Cerentino

Il Masqito Colli Cerentino nasce da una selezione di uve provenienti dal vigneto che sorge nel comune di Maschito (Mashqiti in arbëreshë). Siamo in Basilicata, nel cuore del Vulture, con il suo suolo vulcanico.

In questa zona definita: “terra di viti maschie”  l’Aglianico impersona il vitigno autoctono per eccellenza.Masqito Colli Cerentino in Barrique

Sono stata in cantina, a Rionero in Vulture, la scorsa settimana in un pomeriggio di pioggia insistente e già abbastanza freddo.

Ad accogliemi due dei tre soci di Colle Cerentino, e un bicchiere di Aglianico prelevato al volo dalla botte. Un tale caloroso benvenuto, vi lascio immaginare, ha dissipato immediamente il clima umido della giornata.

Ho conosciuto così, per la mia prima volta,  il Masqito di Colli Cerentino, Aglianico in purezza, affinato in barriques di rovere francese (nuove 80% secondo passaggio 20%).

Il Masqito è un vino che è dotato da un colli cerentino la cantina di affinamentolato, di grande forza e robustezza, dall’altro mostra il suo sapore gentile, quasi malleabile. Questa è stata la  sensazione immediata all’assaggio dell’annata 2006.  Continua a leggere Masqito Colli Cerentino

Nel Vulture il 25-27 settembre 2015 ritorna “Aglianica”

Aglianica A Rionero in Vulture 25-27 settembre 2015

Il Vulture si tinge di “rosso” il prossimo fine settimana.

Ma non solo.

Fitto il programma di laboratori previsti durante la manifestazione “Aglianica”, dove gli appassionati potranno conoscere i vini Aglianico del Vulture Docg e le altre Doc lucane.

Uno spazio sarà dedicato ai “vini autoctoni d’Italia“, un viaggio attraverso la varietà di vitigni della nostra penisola.

Lo sapete che la Basilicata è anche terra di Moscato? Per questo gli organizzatori hanno pensato di ospitare ben 50 etichette di Moscato dalla Valle d’Aosta alla Sicilia da degustare nello spazio enoteca allestito presso il  giardino delle stalle di Palazzo Fortunato a Rionero in Vulture.

Vulture_vignail paesaggio a novembre nel Vulturevulture i montiil vulture le vigne

Ed è anche una buona occasione per godere del paesaggi del Vulture con i colori che iniziano a volgere verso l’autunno.

Non mi resta che augurarvi “Buon Aglianica”

Lieviti indigeni per la Doc Matera

Le tecniche per migliorare alcune fasi della vinificazione e fornire alle aziende le migliori indicazioni per il processo produttivo sono l’argomento centrale del convegno “Lieviti indigeni per la Doc Matera, Pif-Vini di Lucania: progetto Lieluc”, svoltosi a Matera venerdì 26 giugno presso la tenuta “Le Monacelle”.

Leggi la notizia nell’articolo: Lieviti indigeni per la Doc Matera, Pif-Vini di Lucania: progetto Lieluc

 

Polpo alla Luciana una ricetta alternativa

Ricetta alternativa al Polpo alla Luciana e abbinamento a un Vino bianco aromatico: il Moscato secco di Michele Laluce.

Mi piace cucinare e invitare gli amici a cena. Che sia chiaro, non ho certo velleità da cuoca, il mio divertimento è molto spesso legato al fatto di voler aprire una determinata bottiglia di vino. Infatti i miei menù li scelgo, la maggior parte delle volte, in base al vino e poi in base al pescato del giorno, della pescheria di riferimento. In sintesi le cose vanno così:

  • decido il vino o i vini
  • consulto il pusher-pescivendolo
  • scelgo le ricette (molto spesso da Internet)
  • faccio la spesa
  • mi dedico alla cucina (spendendo molto tempo a rimescolare le ricette scaricate dal web con quelle che ho a casa tra molti libri di cucina e manuali)

In particolare venerdì scorso è andata così:

ho deciso il vino, ovvero il Moscato secco di Michele Laluce, Morbino annata 2013, appena arrivato dalla Basilicata. Bottiglia Morbino Moscato secco Michele La Luce
(Il colore è giallo intenso, all’olfatto è molto aromatico con una bella nota erbacea e sentore netto di mela. Sensazioni al palato: il vino è morbido e strutturato).

ho consultato WhatsApp, che la pescheria Fiorella (via Rocco Cocchia, 10 Salerno) utilizza per aggiornare i clienti sugli arrivi giornalieri. Secondo me fornisce un servizio semplicemente geniale, non solo perché ogni giorno sei informato sulle disponibilità del pescato locale ma si crea anche cultura, nel senso che proponendo perlopiù pesci del Golfo di Salerno, hai la possibilità di dare un nome a certe specie e soprattutto di trovarle!

E venerdì l’immagine inviata del polpo verace, mi ha convinta subito, per cui il messaggio ho risposto rapidamente: “saremo in cinque, tienimene da parte almeno 1 kg. Grazie”.

Aggiudicato l’ingrediente principale, passo a consultare Google, inserisco “polpo verace” e la prima ricetta che appare è quella del Polpo alla Luciana, il testo recita ... uno dei migliori piatti della cucina del sud e in particolare di Napoli, deve il suo nome ai pescatori del borgo di Santa Lucia (per chi non lo ricordasse l’antico quartiere di pescatori napoletani) che lo cucinavano in maniera semplice e gustosa …

Faccio mia la ricetta e vado a fare la spesa immaginando gli ingredienti elencati in abbinamento al vino bianco scelto: sì, l’aromaticità starà bene con il Polpo alla Luciana: proviamo.

Ho tutto quello che mi serve, mi anticipo a cucinare per la sil libro di ricette di marco follieri segreti di cucinaera già all’ora di pranzo così ho tempo di fare con calma le interazioni web-cartaceo ed è così che sbuca il libro di Marco Follieri, il cuoco napoletano, di cui ultimamente ho acquistato il suo “Segreti di Cucina”, edito da Rogiosi.
Poche ricette, suddivise per stagione, molti i trucchi e i suggerimenti , secondo il libro sono quelli a rendere il piatto speciale.
Chiedo scusa al “Polpo alla Luciana” ma alla pagina del libro di Marco dedicata al menù estivo marinaro, ho trovato questa ricetta che trovo molto intrigante:

Insalata di polpo, finocchio, pomodorini e olive di Gaeta

Tra l’altro Marco Follieri è un caro amico, per cui ho colto subito l’occasione per chiamarlo e chiedere informazioni sull’origine della ricetta riportata nel suo libro, mi ha risposto: “E’ una ricetta che ho imparato e rielaborato grazie ad Antonio Tubelli quando ho lavorato con lui (un grandissimo maestro della cucina napoletana).

Ottimo motivo per realizzarla subito:

Ingredienti per quattro persone: un chilo di polpo verace, un finocchio, pomodorini di collina 200 grammi, olive di Gaeta 40 grammi, due limoni, un rametto di prezzemolo, olio EVO, sale e pepe.

La ricetta: pulire e lavare bene il polpo. Far bollire 2,5 l. di acqua assolutamente non salata quindi immergerlo e far riprendere il bollore. Ridurre un po’ la fiamma e cuocere per 20 minuti, schiumando ogni tanto in superficie. Far raffreddare il polpo nella sua acqua. Eliminare la parte della pelle più molle facendo attenzione a non togliere i tentacoli. Tagliare il polpo in piccoli tranci lasciandolo un poco umido. Lavare il finocchio e affettarlo fine, meglio se con la mandolina, privare i pomodorini dell’acqua interna e dei semi, quindi tagliarli a filetti. Snocciolare le olive di Gaeta e spezzarle a metà. Preparare un’emulsione di limoni, sale, pepe, olio extravergine. Unire il polpo, il finocchio, le olive, i filetti di pomodorini, poco prezzemolo e condire con la Citronette Polpo verace
L’ho seguita pedissequamente,  non avrò realizzato la ricetta del polpo alla Luciana, ma una ricetta di tradizione, veloce semplice da cucinare e perfetta per il moscato secco sicuramente.

Sì: obiettivo centrato! insalata di polpo pomodorini e olive di Gaeta