5 vini da abbinare (con soddisfazione) alla colatura di Alici.
Mi ero ripromessa di dedicarmi con studio accurato alla ricerca di un vino ideale per l’ abbinamento con la colatura di alici.
Dopo prove e assaggi, sottoponendomi come cavia, a queste sapide torture finalmente ho scelto cinque vini che possano soddisfare l’abbinamento in questione.
Leggetelo con attenzione, è una garanzia di riuscita, per un pranzo o una cena anche improvvisati.
L’importante è avere sempre in casa pochi e semplici ingredienti: il formato di pasta che preferite, un buon olio EVO, una boccetta di magica Colatura di Alici, uno dei vini elencati,et voilà il gioco è fatto!
In altre parole, un abbinamento dallo stile classico tanta sapidità del piatto lavata egregiamente dalla freschezza del Fiano, con il plus che il Fiano di Ciro Picariello è un vino che non ti stanchi mai di bere. Perchè?
La Colatura di Alici di Cetara nella top 10 della manifestazione “Lapuzza che piace”, da sabato 9 maggio 2015 in esposizione nel Padiglione Coldiretti a Expo 2015 (ingresso sud, inizio del Cardo sul lato opposto all’Albero della Vita).
Gennaro Castiello e Gennaro Marciante, paladini delle tradizioni Cetaresi, come la “colatura di alici” e del territorio con l’iniziativa “Che ti costa? Rispetta la Costa”
Sono già più di venti anni che vivo in Costiera Amalfitana, praticamente l’Acquapazza, (Acquapazza Ristorante | Corso Giuseppe Garibaldi, 36, Cetara) apriva nello stesso anno in cui io mi sono trasferita in costiera.
Dunque avendoli sotto casa spesso sono stata dai “Gennari” a mangiare lo spaghetto con la colatura di alici!
Posso testimoniare che all’ Acquapazza, l’atmosfera, oggi è quella di sempre, con lo stesso spirito dei disegni di Ugo Marano, mentre la cucina ogni giorno si evolve, come si è evoluto e ingrandito il locale nel tempo.
Gennaro in cucina propone sempre i classici, come gli spaghetti con la colatura, piatto della tradizione cetarese.
Che da qualche anno è anche Presidio Slow Food, diventando Colatura di alici Tradizionale di Cetara e che L’ Acquapazza ne produce nel suo laboratorio una quantità limitatissima presentata in preziose ampolle.
Sappiate che bastano poche gocce di briosa colatura di alici e anche semplicemente delle patate lesse, si trasformano in un piatto dal sapore unico.
E per chi non l’avesse ancora provata, il consiglio è di fare una gita da queste parti, magari proprio a giugno, all’apertura dei terzigni, i contenitori di affinamento, per conoscere tutti i segreti della colatura di alici e scoprire ad esempio che in origine questo gustoso condimento era tipico delle festività natalizie.
P.S. A proposito vorrei sottolineare che i “Gennari”, cucina a parte, insieme ai loro collaboratori, promuovono il rispetto del territorio grazie ad una campagna che si chiama “che ti costa? rispetta la costa” in supporto a numerose associazioni ambientaliste, contro l’abbandono dei rifiuti lungo la statale amalfitana. Un’iniziativa lodevole e da diffondere. Da veri paladini.